La conferenza "Littérature et judéité. Les écrivains juifs de langue française entre 1945 et le début des années 80" si inserisce nel ciclo di seminari "L'Alphabet de la Shoah. Memoria e narrazione", dedicato alla ridefinizione dell’identità ebraica dopo Auschwitz.
Che cos’è la judéité e come si intreccia alla pratica letteraria degli scrittori del dopo-Shoah? Possiamo parlare di una letteratura ebraica contemporanea di lingua francese?
Per rispondere a queste domande Clara Lévy (Université Paris VIII, Vincennes – Saint Denis) ha analizzato un corpus di trecento opere, pubblicate tra il 1945 e l’inizio degli anni Ottanta, per un totale di sessanta scrittori ebrei di lingua francese.
Il 10 maggio all’Università degli Studi di Verona (h. 11,00, aula Olimpia) ci presenterà i risultati delle sue ricerche, concentrandosi in particolare sul rapporto che alcuni scrittori come Romain Gary, Georges Perec, Edmond Jabès, Albert Memmi e Albert Cohen intrattengono con la memoria, l’esilio, il senso di appartenenza, la lingua di scrittura.
La prospettiva è quella della sociologia della letteratura.
Università degli Studi di Verona, Via San Francesco 22, Aula Olimpia, III piano Palazzo di Lingue e Lettere