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Arts

Publifarum

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Le numéro 38 de la revue en ligne Publifarum est centré sur le thème de la représentation de l'espace en bande dessinée est intéressant parce ce que c'est un sujet transversal, mais qui peut être décliné selon différentes sensibilités culturelles et stylistiques ; il permet d'ancrer la...

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Mots-clés: 
bande dessinée, ville, marcher, balcon, Ebullition, trauma, FBDM, Michel Hellman, Paolo Bacilieri, Zeina Abirached, Marjane Satrapi, Léna Merhej
ISSN format électronique: 
18247482
Titre du numéro: 
La représentation de la ville dans la bande dessinée
Catégorie principale: 
Courriel: 
elisa.bricco@unige.it
Directeur(s) scientifique(s): 
Elisa Bricco
Éditeur: 
GenovaUniversityPress
Date de parution: 
Vendredi, Juillet 14, 2023
Lieu de parution: 
online
Suggéré par: 
Elisa Bricco

La trattatistica d'arte nell'Italia del Cinquecento

Generi, pratiche, modelli

Résumé de l'annonce (2 lignes maximum): 
Il 19 e 20 maggio prossimi si svolgeranno presso l'Università di Zurigo due giornate di studio dedicate alla trattatistica d'arte nel Cinquecento. Ulteriori informazioni sono disponibili al link seguente, dove è possibile trovare anche le istruzioni per assistere da remoto : https://www.rose.uzh.ch/de/forschung/forschungamrose/kongresse/La-trattatistica-d’arte-nell’Italia-del-Cinquecento0.html
L’ambiente fiorentino conosce, sotto il ducato e il granducato di Cosimo I (1537-1574), un momento di felice convivenza tra artisti e letterati, impegnati in dibattiti di natura teorica sullo status delle arti e del rapporto con la penna: ne sono prova i frequenti contributi intorno al tema del paragone delle arti o all’opportunità per un letterato di scrivere di arte e, per un artista, di dedicarsi alle lettere. È in questo contesto e, in particolare, alla fine degli anni Quaranta, che iniziano a essere pubblicate opere destinate a diventare capitali per l’avvio di una solida e articolata riflessione teorica sull’arte in volgare e per lo stabilizzarsi di un lessico tecnico artistico unitario su scala nazionale. A Firenze, le due lezioni sulle arti di Benedetto Varchi, tenute nell’Accademia Fiorentina nel 1547 e pubblicate per i tipi di Torrentino nel 1550, contribuiscono a stimolare, in questi anni, un rinnovato dibattito sul tema della maggioranza delle arti, cui fanno eco, nello stesso arco cronologico ma all’interno dell’ambiente veneziano, il dialogo di Paolo Pino sulla pittura (1548), quello di Anton Francesco Doni sul disegno (1549) e il più tecnico trattato di Michelangelo Biondo sulla pratica della pittura (1549). Ai generi monologico e dialogico si somma il filone biografico, egualmente funzionale alla formalizzazione di una teoria dell’arte, che trova la sua massima consacrazione nella prima (1550) e, soprattutto, nella seconda edizione (1568) delle Vite vasariane. Non vanno inoltre trascurati il genere topografico e l’epistolografia, che offrono risultati degni di nota, dalle descrizioni periegetiche e le mirabilia artistiche delle città peninsulari alla critica d’arte nelle Lettere di Pietro Aretino. Firenze e Venezia restano, negli anni Cinquanta e Sessanta, i poli principali (benché non esclusivi) di queste tradizioni, che vedono emergere da un lato la fortunata Vita e i trattati sulle arti di Benvenuto Cellini – oltre a contributi rimasti in forma manoscritta, tra i quali non mancano esempi minori, come il trattato sul disegno di Baccio Bandinelli, gli scritti di Alessandro Allori o il frammento dell’autobiografia di Raffaello da Montelupo –, dall’altro il celebre dialogo sulla pittura di Lodovico Dolce (1557). Circolano inoltre, in questo frangente cronologico, epitomi o rifacimenti degli scritti leonardiani, tra i quali una versione abbreviata del Libro di Pittura compilato da Francesco Melzi, come testimoniano diversi manoscritti in cui il testo di Leonardo è associato agli studi di altri autori, in particolare Brunelleschi, Vignola e Zuccari. A partire da queste premesse, il convegno si propone di indagare il contesto di evoluzione della teoria sull’arte nel Cinquecento italiano, ponendosi come principale obiettivo di studio l’analisi delle fonti, le modalità di circolazione e di fruizione dei testi, il rapporto tra pratica di bottega e nuove aspirazioni accademiche, ma anche le questioni relative allo sviluppo di un lessico tecnico delle arti e ai volgarizzamenti di trattati d’arte in latino. Il focus del dibattito sarà articolato in via prioritaria, ma non esclusiva, intorno al milieu culturale fiorentino e veneziano di metà secolo, proponendosi di includere riflessioni di più ampio respiro che coinvolgano la Penisola nell’arco cronologico del Cinquecento.
Suggéré par: 
Jonathan Schiesaro
Courriel: 
jonathan.schiesaro@uzh.ch
Date de début ou date limite de l'événement: 
19/05/2022
Date de fin de l'événement: 
20/05/2022
Ville de l'événement: 
Zürich
Type d'événement: 
Colloques
Catégorie principale: 

L'eredità di Molière: riscritture, traduzioni e rappresentazioni dal Grand Siècle all'età contemporanea

Résumé de l'annonce (2 lignes maximum): 
L’héritage de Molière et sa fortune dans plusieurs pays et cultures de réception, à travers les traductions, réécritures, adaptations et mises en scène de son œuvre.
Prenant appui sur les acquis critiques contemporains, ce colloque se propose de présenter l’héritage de Molière, sa fortune dans plusieurs pays et cultures de réception, à travers les traductions, réécritures, adaptations et mises en scène de son œuvre. Nous voulons poser notre attention sur l’héritage de Molière depuis l’âge moderne jusqu’à la contemporanéité, dans les pays européens (Italie, Espagne, Allemagne, Royaume-Uni, Portugal, Russie) et extra-européens (Etats-Unis, Chine, Japon). Un deuxième volet du colloque sera consacré à l’espace culturel franco-italien, étant donné la tradition des études françaises de l’Université de Torino, depuis longtemps orientée dans cette direction.
Nom du contact: 
Virginia Melotto
Courriel du contact: 
virginia.melotto@unito.it
Suggéré par: 
Laura Rescia
Courriel: 
laura.rescia@unito.it
Date de début ou date limite de l'événement: 
06/05/2022
Date de fin de l'événement: 
07/05/2022
Ville de l'événement: 
Torino
Type d'événement: 
Colloques
Catégorie principale: 
Site web de référence: 

Séminaire d'histoire de l'art vénitien 2022 "Les Pierres de Venise".

Ecole du Louvre-Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti

Résumé de l'annonce (2 lignes maximum): 
L'Ecole du Louvre et l'Istituto Veneto organise le XXVe séminaire d'histoire de l'art vénitien : il sera consacré aux "Pierres de Venise" du 23 au 29 juin 2022 à Venise.
Le séminaire d'histoire de l'art vénitien 2022 sera consacré aux "Pierres de Venise". Organisé par l'Ecole du Louvre et l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, il se tiendra du 23 au 29 juin à Venise. Le séminaire s’adresse aux étudiants de deuxième et troisième cycles des universités (et écoles) françaises et étrangères. Pour plus d'informations : http://www.ecoledulouvre.fr/international/seminaires-internationaux/venise Candidatures jusqu'au 9 mai.
Nom du contact: 
Delphine Cayrel, Ecole du Louvre
Courriel du contact: 
international@ecoledulouvre.fr
Adresse postale: 
Ecole du Louvre
Suggéré par: 
Pernac
Courriel: 
natachapernac@yahoo.fr
Date de début ou date limite de l'événement: 
23/06/2022
Date de fin de l'événement: 
29/06/2022
Ville de l'événement: 
Venise
Type d'événement: 
Séminaires et conférences
Catégorie principale: 
Mots-clés: 
venise, pierres, art, histoire, architecture, sculpture, restauration

Giornata di omaggio e studi per Annarosa Poli

Résumé de l'annonce (2 lignes maximum): 
In occasione del Centenario dalla nascita di Annarosa Poli, questa giornata intende renderle omaggio con gli interventi delle autorità accademiche, degli esponenti degli organismi da lei creati e delle maggiori associazioni sandiane, e attraverso delle 'riletture' di alcune delle sue opere.
In occasione del Centenario dalla nascita di Annarosa Poli, questa giornata intende renderle omaggio con gli interventi delle autorità accademiche, degli esponenti di tutti gli organismi da lei creati e delle maggiori associazioni sandiane. Specialista e pioniera degli studi su George Sand, ma le cui ricerche si aprivano alla letteratura francese in senso lato, alla scrittura di viaggio e alla comparatistica, con un'attenzione particolare all'Italia nel contesto della cultura europea dell'Ottocento, Annarosa sarà ricordata anche attraverso delle 'letture' di alcune sue opere da parte dei colleghi che più le sono stati vicini con ammirazione e amicizia. La giornata si svolgerà in presenza e su Zoom, all'indirizzo indicato sul programma allegato.
Nom du contact: 
Laura Colombo
Courriel du contact: 
laura.colombo@univr.it
Adresse postale: 
Dipartimento di Lingue e Letterature straniere - Lungadige Porta Vittoria 41 - 37129 Verona
Suggéré par: 
Laura Colombo
Courriel: 
laura.colombo@univr.it
Date de début ou date limite de l'événement: 
28/04/2022
Date de fin de l'événement: 
28/04/2022
Ville de l'événement: 
Verona
Type d'événement: 
Colloques
Catégorie principale: 
Mots-clés: 
Annarosa Poli nascita centenario giornata di studi omaggio George Sand

Teorie e metodi per una storia delle traduzioni e della traduzione

Seminario, Università di Bologna (28-04-2022)

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Seminario di traduttologia e storia delle traduzioni
Teorie e metodi per una storia delle traduzioni e della traduzione Relatore: Dott. Riccardo Raimondo (Marie Skłodowska-Curie Global Fellow, Università di Oslo) Referente scientifico: Prof. Marco Antonio Bazzocchi (Università di Bologna) Organizzazione: Dott.ssa Anna Raimo (Università di Bologna) - DATA: 28 APRILE 2022 dalle 15:00 alle 17:00 - LUOGO: Aula Pasoli, Università di Bologna, Via Zamboni, 32 (Evento in presenza e online) - AULA VIRTUALE Cosa significa scrivere una storia delle traduzioni di un’opera? Come selezionare un ampio corpus diacronico di testi tradotti? Cos’è la statistica letteraria e come possiamo applicarla alla storia delle traduzioni? Quali sono le peculiarità di una “storiografia delle traduzioni” rispetto ad altre storiografie? In che modo gli “immaginari della traduzione” influenzano la trasmissione e l’interpretazione dei testi tradotti? Sono solo alcune delle principali questioni che verranno affrontate nel corso di questo seminario. La discussione procederà a partire da una breve disanima di una recente pubblicazione, la prima storia delle traduzioni di un’opera in lingua straniera: - "Le Phenix Poëte et les Alouëtes. Traduire les Rerum vulgarium fragmenta de Pétrarque en langue française (XVIe-XXIe siècle) : histoires, traditions et imaginaires", Peter Lang (Bruxelles, Berlin Bern, New York, Oxford, Warszawa, Wien), 2022. Ouvrage soutenu par le Fonds National Suisse et l’Union Européenne (programme-cadre pour la recherche et l’innovation “Horizon 2020”, subvention Marie Skłodowska-Curie n°841844). [Publication en libre accès]
Nom du contact: 
Anna Raimo
Courriel du contact: 
anna.raimo@live.it
Adresse postale: 
Aula Pasoli, Università di Bologna, Via Zamboni, 32
Suggéré par: 
Riccardo Raimondo
Courriel: 
raimondo.riccardo@yahoo.it
Date de début ou date limite de l'événement: 
28/04/2022
Ville de l'événement: 
Bologna
Type d'événement: 
Séminaires et conférences
Catégorie principale: 
Mots-clés: 
pétrarque, traduction, histoire des traductions, traductologie
Site web de référence: 

Scritti letterari di artisti non letterati

Call for papers di "Poli-Femo", n.24

Résumé de l'annonce (2 lignes maximum): 
Si accettano contributi in italiano, inglese e francese : verrano mandati a redazione.polifemo@iulm.it un abstract (min.10/max.20 righe), keywords e un breve curriculum vitae del proponente, entro il 28 febbraio 2022. EDIT : Prorogato al 20 marzo 2022.
Scritti letterari di artisti non letterati La scrittura degli artisti non letterati è un genere eterogeneo in cui produzioni di natura finzionale o poetica si affiancano a scritti più tipici, come il manifesto programmatico, il saggio, l’epistola, l’intervista, l’articolo di taglio pubblicistico. Molta di questa produzione ha dichiarate ambizioni letterarie o rivela un’intenzione, pur non esplicita, in questo senso. Sarà proprio tale intenzione letteraria l'oggetto dell’indagine del numero 24 della rivista Poli-Femo. Sia anzitutto delimitato il campo per esclusione: questo numero in elaborazione di «Poli-Femo» non si occupa dell’opera di quella categoria di artisti che sono gli autori letterari: scrittori di poesie, romanzi, racconti, fiabe, drammi ecc.; si occupa bensì – in positivo – dell’opera scritta di tutti gli artisti di altra specie, rappresentanti non della letteratura ma delle diverse altre arti. Una classificazione rudimentale delle quali comprenderà le arti visive (pittura, scultura ecc.), quelle performative (musica, danza, teatro, teatro musicale ecc.), quelle costruttive (architettura, design), le arti della tecnologia mediale elettr(on)ica (fotografia, cinema, videoarte, radiodramma ecc.) e tutte quelle nate più di recente come ibridi o estensioni o torsioni delle arti tradizionali (arte concettuale, installazione, performance art, land art, net art, fumetto, videogame ecc.). Nell’ultima fase storica, dal modernismo in avanti, è forte la tendenza a decostruire i codici espliciti e impliciti del sistema della letteratura (o latamente della scrittura). Compresi i codici relativi ai generi e alla loro classificazione. Sul fronte creativo, gli autori sono sempre più propensi a trasgredire l’ordinamento dei generi secolari o millenari codificati, varcando o abolendo i confini – su piani diversi – tra poesia e prosa, tra fictio e dictio, tra letteratura alta e bassa, tra scrittura pura e scrittura commista con altri mezzi materiali, ecc. Sul fronte storico-teorico-critico, gli studiosi riconoscono sempre più la labilità delle categorie di genere consolidate, anche nella loro applicazione alla storia: per cui quelle categorie si rivelano non del tutto efficaci a dar conto dei fenomeni del passato, figurarsi del presente. In un quadro simile, volendo occuparsi di un genere testuale ulteriore rispetto a quelli codificati, sarà opportuno procedere con cautela. La scrittura degli artisti non letterati non forma un genere unico, separato, compatto; al contrario, prende le forme più diverse e costituisce un insieme eterogeneo. All’interesse palese che rappresentano per questo numero le produzioni di natura più specificamente finzionale o poetica, si affianca quello per altre categorie di scritti d’artista, quali, tipicamente, il manifesto programmatico, o la presentazione del proprio lavoro, oppure il saggio (concernente l’arte propria o anche le altre arti o campi non artistici), l’epistola, l’intervista, l’articolo di taglio pubblicistico. Molta di questa produzione ha dichiarate ambizioni letterarie o rivela un’intenzione, pur non esplicita, in questo senso. Sarà proprio tale intenzione letteraria l’oggetto dell’indagine del numero della rivista. Nonostante l’eterogeneità di forme e obbiettivi, la scrittura degli artisti non letterati è una categoria abbastanza chiara e distinta da poter essere fatta oggetto di un’indagine specifica, dedicata. Merita isolare e focalizzare questo campo d’indagine, che non pare privo d’interesse scientifico. L’ipotesi di lavoro è che, senza postulare l’esistenza di un (macro)genere “scritti di artisti non letterati” unico e autonomo, sia però utile, quanto meno in prospettiva euristica, riunire in un unico volume un insieme di analisi e di approfondimenti teorici su testi scaturiti da artisti di diversa provenienza artistica al fine di permettere l’emersione di tratti caratterizzanti o di elementi comuni significativi insiti nel cosiddetto “doppio talento”. Tra l’altro, mentre esistono raccolte di scritti d’autore (talora in collane editoriali specializzate), approfondimenti su scritti di singoli artisti-autori, riflessioni sugli scritti di autori appartenenti a singoli campi artistici (gli scritti dei pittori, gli scritti dei compositori…), nonché analisi puntuali su esempi significativi di doppio talento (cfr. “Letteratura e arte”, n.18, 2020), non risulta che sia già solidamente fondato, anzi forse è quasi da inventare, lo studio generale sugli scritti d’artista, trasversale alle diverse arti (studio che presumibilmente sarà di necessità collettivo e interdisciplinare). L’interrogativo di fondo potrebbe essere il seguente: le inevitabili interferenze fra i linguaggi artistici che caratterizzano la produzione di artisti non letterati possono essere ricondotte a una serie di tratti caratterizzanti? Gli scritti degli artisti non letterati (a dire il vero, riguardo a quanto segue, anche quelli degli autori di letteratura) possono essere ripartiti in due macro-categorie (dal confine ovviamente sfrangiato ma non inconsistente né del tutto arbitrario): - scritti letterari, appartenenti a generi più o meno consolidati, tipicamente – ma non esclusivamente – finzionali, come ad esempio il romanzo di un pittore o la poesia di un compositore ecc.; - scritti non letterari, non appartenenti a generi letterari consolidati e tipicamente non finzionali, tra cui ad esempio manifesti, autopresentazioni, saggi, analisi, epistolari. Il volume collettaneo cui la presente call for papers dà abbrivio sarà di conseguenza suddiviso in due sezioni, rispettivamente concernenti le due suddette macro-categorie (senza d’altronde escludere contributi che pure le mettano proficuamente in discussione). «Poli-Femo» sollecita dunque i ricercatori delle varie discipline – quelle inerenti alla letteratura e quelle inerenti alle altre arti – a proporre articoli rivolti allo studio della scrittura, letteraria e non, degli artisti non letterati. Il tema monografico del numero potrà essere approcciato in maniera assolutamente libera, ma si suggeriscono già qui alcune linee d’indagine percorribili: - nell’opera di un medesimo singolo autore, l’unità o separazione – genetica e poi effettiva – fra i prodotti della sua arte non letteraria e quelli della scrittura; - anche nel caso di separazione fra i prodotti delle due distinte attività, l’eventuale interferenza della poetica individuale dell’artista nella sua arte (non letteraria) con la sua scrittura; - la capacità dell’artista di innovare rispetto ai generi di scrittura canonici; - eventuali tendenze storiche o di ambito geografico relative alla propensione di certune categorie d’artista a scrivere, sia sull’arte propria (testi di poetica, critici, teorici, didattici ecc.), sia su un’arte diversa, sia su tutt’altro; - l’eventuale impatto della produzione finzionale di artisti non letterati sulla letteratura coeva; - la questione del “doppio talento” (laddove pertinente) affrontata dal punto di vista teorico; - esplorazione di affinità/differenze di linguaggi. Le proposte di studio sull’argomento offerte da quanti intendono collaborare al volume verranno vagliate dal Comitato Scientifico, al fine di ampliare l’esplorazione intrapresa in questo numero della Rivista. Si accettano contributi in italiano, inglese e francese. A tal fine la Redazione propone il seguente calendario di scadenze: passaggio preliminare ed essenziale è l’invio, all’indirizzo redazione.polifemo@iulm.it, di un abstract (min.10/max.20 righe), keywords e di un breve curriculum vitae del proponente, entro il 28 febbraio 2022 (termine ultimo). La Redazione confermerà agli autori l’accettazione dei contributi entro il 15 marzo 2022. La consegna del contributo è fissata al 15 giugno 2022. Tutti i contributi saranno sottoposti a double blind peer review. Il numero, curato dalla Prof.ssa Laura Brignoli e dal Prof. Stefano Lombardi Vallauri, sarà pubblicato nel dicembre 2022
Nom du contact: 
Laura Brignoli
Courriel du contact: 
laura.brignoli@iulm.it
Adresse postale: 
via Carlo Bo 1
Suggéré par: 
Laura Brignoli
Courriel: 
laura.brignoli@iulm.it
Date de début ou date limite de l'événement: 
28/02/2022
15/06/2022
Ville de l'événement: 
Milano
Type d'événement: 
Appels à contribution
Catégorie principale: 
Sous-catégorie: 
Mots-clés: 
letteratura, arte, saggistica
Site web de référence: 

Esclandre. Figures et dynamiques du scandale du Moyen Âge à nos jours

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Indice / Sommaire

9 Introduzione / Introduction

I – Femmes à scandale : désordre moral et ordre social

27 - Florent Libral, L’Histoire tragique, miroir d’une élite hypocrite ? L’affaire criminelle Violante de Bats selon Ségla (Toulouse, 1609-1613)
45 - Helga Zsák,...

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Catégorie principale: 
Suggéré par: 
Luca Pierdominici
Courriel: 
luca.pierdominici@unimc.it
ISBN: 
978-88-6056-776-5
Collection: 
Regards croisés, 2
Anonyme
Éditeur: 
EUM
Lieu de parution: 
Macerata
Date de mise en ligne: 
Dimanche, Janvier 2, 2022
URL: 
http://eum.unimc.it/it/catalogo/755-esclandre
Mots-clés: 
esclandre, scandale, scandalo, littérature française, letteratura italiana
Site web de référence: 
http://eum.unimc.it/it/catalogo/755-esclandre

Parole che non c'erano. La lingua e le lingue nel contesto della pandemia

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La lingua è in continua evoluzione e si adatta a realtà e a circostanze sempre nuove come quella dell’attuale pandemia, che ne è la prova più recente. In tutti i momenti di crisi storica e sociale, ciò si verifica infatti in maniera più rapida ed evidente. Fin dall’inizio di una situazione...

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Catégorie principale: 
Suggéré par: 
Irene Zanot
Courriel: 
irenezanot@gmail.com
ISBN: 
979-12-5977-065-3
Collection: 
XENIA. STUDI UMANISTICI, STUDI LINGUISTICI, LETTERARI E INTERCULTURALI
Anonyme
Éditeur: 
ROMATRE-PRESS
Lieu de parution: 
Roma
Date de parution: 
Jeudi, Décembre 23, 2021
URL: 
https://romatrepress.uniroma3.it/libro/parole-che-non-cerano-la-lingua-e-le-lingue-nel-contesto-della-pandemia/
Mots-clés: 
COVID-19, LINGUISTICA, NEOLOGISMI, STUDI LETTERARI E INTERCULTURALI
Site web de référence: 
https://romatrepress.uniroma3.it/libro/parole-che-non-cerano-la-lingua-e-le-lingue-nel-contesto-della-pandemia/

Ibrido : call for papers per il n.2 di InterArtes

Résumé de l'annonce (2 lignes maximum): 
Ibrido : call for papers per il n.2 di InterArtes
Call for papers InterArtes, n° 2, 2022 Diretta da: Laura Brignoli, Silvia Zangrandi Dipartimento di «Studi Umanistici» Università IULM – Milano Ibrido Se il primo numero della rivista si è occupato di permeabilità dei confini – segno stesso dell’attualità – come condizione che avvalora un’estetica dell’ibrido, il secondo numero di InterArtes intende domandarsi in quale modo questo processo di ibridazione di generi, contenuti, temi, stili e linguaggi diversi tra loro modifichi la natura e la struttura del testo, quale sia il prodotto finale nato da questa interazione e se veramente da esso possano scaturire livelli di lettura molteplici generati dalla presenza di mezzi espressivi diversi tra loro; ma si apre anche all’indagine attorno ai limiti stessi dell’ibridazione e ai nuovi orizzonti che questo concetto porta con sé. Gli incroci tra le diverse arti (letteratura, fotografia, cinema, fumetto, pittura, danza, musica…) sono possibili in molte direzioni che non necessariamente devono privilegiare la letteratura come prospettiva di confronto. Anche in questo secondo numero InterArtes apre alla possibilità di assumere un punto di vista ontologico o una prospettiva pragmatica o analitica, con lo scopo finale di esplorare un campo d’indagine che continua a offrire prospettive di ampliamento. Conferenze ibride, spazi museali ibridi, usi ibridi di materiali… la nozione di ibrido sembra ergersi a motore propulsivo della contemporaneità. Se nel passato ibrido portava con sé connotazioni negative dovute alla presenza di elementi eterogenei considerati male assortiti e privi di armonia, oggi ibrido ha assunto una valenza neutra e indica l’esistenza di due o più modelli che si incrociano contaminandosi e si appropria di discorsi e livelli di scrittura diversi, rielaborandoli. Ogni elemento, sia esso un testo compiuto o un frammento di linguaggio, va considerato nella sua capacità di intrattenere rapporti con altri elementi: ci ricorda Bachtin che il linguaggio letterario è un ibrido linguistico (cfr. Estetica e romanzo, 1975). La questione dell’eterogeneità viene letta così nei termini di una creazione su livelli plurimi che necessita di una visione multidisciplinare e che incrocia generi diversi tra loro: la letteratura si ibrida con il cinema e viceversa, la pittura contamina la musica... Ibrido annulla le barriere esistenti tra i generi, tempo e spazio diventano elementi porosi che si incrociano e da questo processo di ibridazione nascono prodotti nuovi capaci di inglobare tecniche, contenuti, stili diversi, ibridi appunto. Nel settore televisivo si notano con più vigore queste ibridazioni, si pensi alla docufiction, all’infotainment, ma anche al reportage narrativo, con le sue ibridazioni tra letteratura e resoconto giornalistico (da Goethe a Truman Capote a Tiziano Terzani). Ci sono poi ibridazioni meno scontate, come quella proposta negli anni Trenta del Novecento da Massimo Bontempelli, il cui 522. Romanzo di una giornata (1932) costituisce un esempio di ibridazione tra letteratura e pubblicità. La spinta tecnologica sembra aver accelerato le possibilità di ibridazione e lo stesso concetto di ibridazione diviene una chiave di lettura per tornare a esaminare oggetti e pratiche e riflettere sui principi di categorizzazione (cfr. Jean-Jacques Wünenberger, «Pratiques artistiques post-modernes et hybridité» in L. Gwiazdzinski, L’hybridation des mondes. Territoires et organisations à l’épreuve de l’hybridation, Seyssinet-Pariset, Elya Éditions, 2016). Un approccio metodologico e teorico è offerto da diversi studi (cfr. tra i tanti, Georges Barski, Yves Demarly, Simone Gilgenkrantz, «Hybridation», Encyclopædia Universalis, https://www.universalis.fr/encyclopedie/hybridation/; Dominique Budor, Walter Geerts, Le Texte hybride, Paris, Presses Sorbonne Nouvelle, 2004; Guido Gallerani, «The Hybrid Essay in Europe in the Late Nineteenth and Early Twentieth Century», Comparaison: An International Journal of Comparative Literature, «Narration and Reflection», Christy Wampole and Stefano Ercolino (eds.), 33, 2015); tuttavia, la nozione di ibrido apre ancora a vaste possibilità di analisi e di interpretazione grazie alla moltitudine di pratiche e di soggetti. Se il primo numero della rivista si è occupato di permeabilità dei confini – segno stesso dell’attualità – come condizione che avvalora un’estetica dell’ibrido, il secondo numero di InterArtes intende domandarsi in quale modo questo processo di ibridazione di generi, contenuti, temi, stili e linguaggi diversi tra loro modifichi la natura e la struttura del testo, quale sia il prodotto finale nato da questa interazione e se veramente da esso possano scaturire livelli di lettura molteplici generati dalla presenza di mezzi espressivi diversi tra loro; ma si apre anche all’indagine attorno ai limiti stessi dell’ibridazione e ai nuovi orizzonti che questo concetto porta con sé. Gli incroci tra le diverse arti (letteratura, fotografia, cinema, fumetto, pittura, danza, musica…) sono possibili in molte direzioni che non necessariamente devono privilegiare la letteratura come prospettiva di confronto. Anche in questo secondo numero InterArtes apre alla possibilità di assumere un punto di vista ontologico o una prospettiva pragmatica o analitica, con lo scopo finale di esplorare un campo d’indagine che continua a offrire prospettive di ampliamento Modalità I testi proposti, che avranno un impianto teorico o analitico con premesse teoriche, devono essere inediti e redatti in word, nel rispetto delle norme editoriali della rivista pubblicate sul sito, e saranno sottoposti a valutazione in doppio cieco. Lingue accettate: italiano, inglese, francese. Gli articoli vanno inviati, accompagnati da una breve notizia bio-bibliografica, entro il 15 giugno 2022 all’indirizzo: interartes@iulm.it
Nom du contact: 
Laura Brignoli
Courriel du contact: 
laura.brignoli@iulm.it
Adresse postale: 
via Carlo Bo 1 Milano
Suggéré par: 
Laura Brignoli
Courriel: 
laura.brignoli@iulm.it
Date de début ou date limite de l'événement: 
15/06/2022
Ville de l'événement: 
Milano
Type d'événement: 
Appels à contribution
Catégorie principale: 
Mots-clés: 
Ibrido, contaminazioni studi interartistici
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