Il convegno, patrocinato dal gruppo di ricerca Nube (Nuova Biblioteca Europea) e organizzato presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Macerata, indagherà la figura del traduttore e la sua rappresentazione nelle letterature dell’Europa contemporanea. Dopo essere stato a lungo una figura ancillare, silenziosa e invisibile, il traduttore è oggi sempre più protagonista, in una duplice accezione: da un lato, come teorico che si esprime sulla prassi traduttiva, (ri)negoziando il suo ruolo all’interno dello spazio letterario; dall’altro, come personaggio finzionale che influenza e informa l’immaginario. In questa doppia accezione, la presenza del “traduttore nel testo” invita non solo a riformulare il suo ruolo di “agente” nel campo letterario (Milton & Bandia, 2009), ma anche a ripensare miti, teorie e metafore della traduzione.
Seguendo la proposta di Antoine Berman (1995) di andare alla “ricerca del traduttore”, si indagheranno due linee di ricerca principali: 1) gli spazi di riflessione (meta)critica in cui il traduttore condivide le proprie esperienze, coniugando in maniera euristica i piani della teoria e della prassi traduttiva (Lavieri, 2016; Elefante, 2012; Batchelor, 2018); 2) l’evoluzione della rappresentazione del traduttore all’interno del testo letterario (si pensi a romanzi come Vengeance du traducteur di Brice Matthieussent, La traducción di Pablo De Santis o The Translator di John Crowler).
Responsabili organizzativi: Ilaria Vitali (Unimc), Marco Prandoni (Unibo).
Comitato scientifico: Manuel Boschiero (Università di Verona), Sanna Maria Martin (Università di Bologna), Franco Paris (Università L’Orientale di Napoli), Gabriella Pelloni (Università di Verona), Marika Piva (Università di Padova), Marco Prandoni (Università di Bologna), Ilaria Vitali (Università di Macerata).
Scrittore ospite: Wu Ming 2.