Dalla pubblicazione di Seuils (1987) di Gérard Genette è trascorso ormai un trentennio e gli studi sul paratesto si sono moltiplicati in settori disciplinari e ambiti letterari molto diversi. Il neologismo paratesto – che, come precisa lo stesso Genette, eredita un senso “ipocrita” e soprattutto “ambiguo” da aggettivi come parafiscale e paramilitare – è introdotto per la prima volta in Palimpsestes. La littérature au second degré (1982) e annunciato come possibile definizione per una delle categorie della transtestualità o trascendenza testuale, che troveranno da allora luoghi appropriati di analisi nei successivi libri di Genette.
Tra le tante categorie genettiane di successo, anche quella di paratesto si è dimostrata tra le più efficaci per descrivere quel frangente testuale, quel fattore di espansione della testualità che costituisce una delle modalità privilegiate per studiare la dimensione pragmatica dell’opera. Dal numero 69 di Poétique, gli approfondimenti, nonché ripensamenti, del paratesto, o anzi, dei Paratextes come intitolava il numero pubblicato a stretto giro nel febbraio 1987, si sono moltiplicati e diffusi negli studi letterari di ogni lingua e paese.
Ma un curioso avvertimento compare nell’ultima pagina dell’opera ed è ripreso in quarta di copertina (nonché ripetuto dalla collezione “Poétique” a quella dei “Points Essais”). Si tratta di uno “slogan”, come lo chiama Genette, dal doppio senso tutto specifico: Attention au paratexte! Certo un invito a prestare la dovuta attenzione ai fenomeni paratestuali in vista di una piena comprensione dell’opera e dei suoi rapporti con l’esterno, ma anche una messa in guardia dal rischio di trasformare il paratesto in un nuovo “idolo” e “feticcio” testuale, similmente a quanto avveniva da almeno due decenni per la nozione di Testo “chiuso” e indipendente.
Da questo monito il convegno prende avvio, procedendo attraverso casi di studio e rivisitazioni metodologiche, ma tenendo sempre sotto gli occhi Seuils come opera di riferimento, al fine di rendere il paratesto ancora uno strumento pertinente e specifico all’interno degli studi letterari più aggiornati.
La ricezione di Seuils non impedisce che alcune dimensioni del paratesto lasciate in ombra nell’opera di Genette reclamino, alla luce del contesto attuale, studi più approfonditi. È il caso, ad esempio, dell’immagine (il paratesto comprende diversi tipi di segni, tra cui quelli visivi), della temporalità del paratesto (il paratesto non è un blocco omogeneo, ma una “catena” d’unità, e l’ordine con cui queste unità si dispongono resta importante), del montaggio dei diversi paratesti (qual è il paratesto di un’opera “incastrata” in una rivista, ad esempio: quello dell’opera, della rivista, o di precise parti della rivista?), dell'uso del paratesto nell'ambito delle strategie di promozione editoriale e libraria e, infine, dello sconfinamento che la performance autoriale di oggi consente all'opera letteraria, ben oltre i limiti di paratesto e supporto fisico.
Il convegno, che coronerà il trentennale dell’uscita dello studio pionieristico di Genette, si concentrerà soprattutto sulle implicazioni più problematiche e proficue derivate dalle teorie proposte in Seuils e dagli sviluppi della sua ricezione, indagando attraverso casi di studio le evoluzioni, le distanze o i punti di raccordo individuabili tra le molteplici direzioni della ricerca attuale e le categorie di Genette.
PROGRAMMA
Giovedì 15 febbraio
Aula Pascoli, Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica
Via Zamboni 32
9:15 Saluti delle autorità - Presentazione del convegno: Donata Meneghelli e Maria Chiara Gnocchi
PARATESTI PARALLELI: PUBBLICITÀ E STRATEGIE COMMERCIALI
9:45 Presidente di sessione: Françoise Waquet
- Paolo Tinti (Bologna), Il paratesto del libraio: vetrine, espositori e altri contenitori commerciali
- Elisa Pederzoli (Bologna), “Who’s Who(se) Epitext?” The Cartoline Parlanti of Angelo Fortunato Formiggini
11:00 Pausa caffè
11:15
- Valentina Sestini (Messina), Gli errata corrige: un percorso paratestuale tra autori, tipografi e correttori (XVI- XVII secolo)
- Paola Zito (Salerno), Le soglie di Leopardi
Segue discussione
MARGINI, SCONFINAMENTI
14:30 Presidente di sessione: Federico Bertoni
- Maria Chiara Gnocchi (Bologna), Le paratexte pour la définition et pour l’étude des collections : le cas des « Prosateurs français contemporains » des éditions Rieder (1921-1939)
- Silvia Baroni (Bologna), Du paratexte au contre-texte. Les illustrations de La Comédie humaine
16:00 Pausa caffè
16:15
- Jan Baetens (KU Leuven), Le paratexte publicitaire du ciné-roman-photo (« cineromanzo »)
- Jean-Pierre Montier (Rennes 2), La notion de seuil photographique
Segue discussione
Venerdì 16 febbraio
Aula Convegni, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne
Via Cartoleria 5
L’AUTORE IN SCENA
9:30 Presidente di sessione: Maurizio Ascari
- David Martens (KU Leuven), Visages d'écrivains. Esquisse de typologie du paratexte iconographique
- Fulvio Pezzarossa (Bologna), Covering Migrants: le copertine di letteratura migrante italiana
11:15 Pausa caffè
11:30
- Giacomo Tinelli (Bologna), The Forgotten Text: the Debate on the Peritext of Bruciare tutto
- Guido Mattia Gallerani (Bologna), Paratextual Operability of Body: TV Interviews by Roland Barthes and Primo Levi
Discussione
IL PARATESTO ESTESO
14:30 Presidente di sessione: Jan Baetens
- Jérôme Meizoz (Lausanne), Extensions du domaine de l’œuvre
- Maria Lindgren Leavenworth (Umeå), Fan Fiction Paratexts: Navigation, Publication and Mediation
16:00 Pausa caffè
16:15
- Donata Meneghelli (Bologna), Paratext, metalepsis, and the boundaries in fan fiction
- Raphaël Baroni (Lausanne), Plot as Criterion to Discern the Center and Periphery of Transmedia Storytelling
Discussione